Le cause dell'umidità nelle costruzioni

Il rapporto fra l’acqua e gli edifici è sempre stato difficile e conflittuale. La presenza o meglio l’eccesso di umidità nelle costruzioni fin dai tempi più antichi ha rappresentato un serio problema per le opere, per tutto quanto viene custodito al loro interno, e per la salute degli occupanti. 
L’acqua è responsabile dell’80% del degrado subito dalle costruzioni, e secondo un dato dell’Unione Europea, di oltre il 60% dei contenziosi nell’edilizia. Possiamo quindi immaginare quale sia l’impatto sociale, sanitario ed economico di questo importante problema. E quale impegno e coinvolgimento ci possa essere in termini di indagine sui danni, valutazione dei lavori da realizzare, individuazione delle responsabilità, e purtroppo, come sempre più spesso accade, gestione dei contenziosi legali. Vi sono inoltre delle importanti implicazioni ecologiche ed ambientali, legate all’aumentata produzione dei rifiuti, causati da lavori resisi necessari per sanare danni o difetti di impermeabilità delle opere edili. La presenza eccessiva di acqua sotto forma di umidità all’interno della casa, è ormai un problema riconosciuto anche dal punto di vista igienico e sanitario. Le nostre attenzioni dovranno quindi essere rivolte al controllo dei questa presenza. La sua eliminazione non è possibile, poiché qualsiasi materiale edile, stabilizza la sua umidità, definita “fisiologica” o naturale, secondo l’umidità presente nell’aria ambiente. Questi valori oscillano nel tempo, ma si mantengono sufficientemente bassi, e tali da non costituire un problema, né per i materiali e né per le persone.
La quasi totalità dei materiali edili ha un valore di umidità fisiologica, in equilibrio con l’aria ambiente al 50% di UR, che si aggira fra il 2 ed il 4% in peso. Ciò significa che un metro cubo di mattoni, di intonaco, o di muratura piena, che pesa circa 1.600 kg, contiene in condizioni di equilibrio con l’aria, una quantità d’acqua variabile fra i 32 ed i 64 litri. Mentre il legno ha un valore di umidità di equilibrio pari al 12% sempre in peso. Questi valori rappresentano un valore naturale che non può essere ridotto o eliminato, poiché tenderebbe immediatamente a ristabilirsi secondo il già citato equilibrio con l’aria ambiente. Possiamo quindi dire, pur non essendo rigorosi, che in queste condizioni il muro è “asciutto”. Ma quali sono le cause che provocano un aumento dell’acqua all’interno della casa?
Immaginiamo l’edificio come un sistema chiuso, dove esiste la possibilità di ingresso dell’acqua da diverse fonti, ed esiste parimenti una certa produzione di vapore acqueo al suo interno, in relazione alle varie attività correlate con la presenza dei suoi occupanti. Questi flussi sono per loro natura discontinui, e sono soggetti a variabilità giornaliera e stagionale, ed a situazioni eccezionali. La regola principale è quella di evitare che l’acqua possa entrare nella costruzione, e di far evacuare il prima possibile quella già presente.
Le cause di ingresso dell’acqua all’interno dell’edificio, sono fondamentalmente sette. Di seguito verranno analizzate e spiegate nelle loro manifestazioni più evidenti. Bisogna però precisare che alcune di queste cause possono agire contemporaneamente rafforzandosi a vicenda, e dando luogo a sintomi ben più gravi rispetto alla somma delle varie cause prese singolarmente.
La situazione più frequente è quella che riguarda l’umidità al piede della muratura. Nella quasi totalità dei casi questa viene interpretata come essere di risalita. Mentre invece le cause reali possono risultare di natura alquanto diversa. Ad esempio può trattarsi di un fenomeno condensativo, dovuto allo scambio termico fra il muro e la sua fondazione, ed alla conseguente formazione di acqua liquida al piede della muratura. Quasi sempre nelle murature sia nuove che antiche, sono presenti dei sali o provenienti dal terreno, o dai materiali d’origine.
I flussi di vapore acqueo, di umidità e di calore sono strettamente collegati da rigide relazioni di natura fisica. Se la quantità d’acqua che penetra in casa è eccedente rispetto a quella che viene eliminata, si avranno fenomeni di accumulo di umidità.
Questi composti sono sempre più o meno igroscopici cioè sono in grado di assorbire anche rilevanti quantità d’acqua dall’aria. Spesso avviene quindi che un muro sia umido alla sua base, e che tale che  il fenomeno non sia assolutamente legato alla risalita.


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